Continua in Abruzzo, con il secondo evento regionale, il Progetto APMP & Regioni – Percorso regionale per l’implementazione della medicina di precisione nei territori italiani.
Al tavolo di lavoro a Pescara, si sono riuniti importanti attori chiave del Sistema Salute nell’ambito della medicina di precisione in oncologia del territorio Abruzzese, quali Istituzioni regionali, Clinici dei principali centri di eccellenza della Regione, referenti del Management Sanitario e rappresentanti regionali delle Associazioni Pazienti del gruppo APMP (La Lampada di Aladino ETS e Salute Donna Onlus – Salute Uomo), con l’obiettivo di creare un momento di confronto riguardo la tematica della medicina di precisione.
L’Ing. Elisa Costantini, Partner Life Science & Health Care di Deloitte Consulting, in apertura dell’evento, ha sottolineato quanto sia importante creare un dialogo tra gli esperti del Sistema Salute per accelerare il percorso di implementazione della medicina di precisione nelle diverse Regioni del nostro Paese: “L’evento di oggi è una tappa di un Progetto avviato dal gruppo APMP negli scorsi mesi che ha come obiettivo, in primis, di creare awareness, e successivamente di lavorare concretamente per accelerare i processi di cambiamento nell’ambito della medicina di precisione, collaborando con gli esperti coinvolti in questa tematica su due fronti: da un lato per fornire una fotografia dello stato dell’arte della medicina di precisione, dall’altro per costruire insieme delle proposte concrete che possano avere un impatto nel breve-medio periodo”.
Si è partiti con un’ampia discussione in merito all’equità di accesso ai test NGS sul territorio regionale, in riferimento alla DGR n. 717 del novembre 2022 che identifica la rete dei Centri prescrittori ed esecutori dei test NGS. Il tavolo di lavoro ha fatto emergere come in una Regione come l’Abruzzo, che presenta una popolazione non particolarmente estesa, sia di efficacia il modello Hub & Spoke con un centro di riferimento per l’esecuzione dei test. Ciò potrebbe evolversi grazie alla formazione di una rete tra i vari Centri regionali che si attiverebbero nell’esecuzione dei test, utilizzando l’expertise del Centro Hub, il tutto coordinato da un’autorità centrale sovrastrutturale. Per questo, è importante che si faccia leva su un’efficace comunicazione con le Istituzioni regionali, con l’intento di ottenere un supporto di risorse adeguato, abilitando l’accesso al fondo nazionale per test NGS già stanziato, ma non ancora accessibile. È emersa inoltre l’esigenza di migliorare la gestione logistica in modo da consentire al paziente di non spostarsi, tramite una digitalizzazione sempre più a portata dei clinici per l’invio dei campioni e per l’interconnessione tra i patologi di diverse realtà in Regione, che permetta una valutazione rapida per una diagnosi accurata nel più breve tempo possibile.
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“La medicina di precisione si è evoluta notevolmente negli ultimi anni, permettendo lo sviluppo di farmaci specifici a bersaglio molecolare. Sono attesi ulteriori progressi nella medicina di precisione, in cui numerosi marcatori dovranno essere testati con tecnologie innovative, permettendo un notevole sviluppo dal punto di vista tecnologico ed organizzativo sul territorio regionale. È necessario un incremento della formazione di tutte quelle professionalità in ambito medico che sono coinvolte nella medicina di precisione, che dovranno essere coordinate sia a livello regionale che nazionale, per una medicina di precisione sempre più personalizzata per i pazienti”.
Prof. Antonio Marchetti, Direttore UOC Anatomia Patologica, PO SS. Annunziata Chieti e Coordinatore PMMP SIAPeC
Il confronto è poi proseguito con la tematica riguardante la Rete Oncologica regionale (ROR) ed il Molecular Tumor Board (MTB), realtà nuove per la Regione Abruzzo, in quanto istituite soltanto lo scorso 14 aprile attraverso l’approvazione del Documento tecnico di definizione del modello di Rete Oncologica regionale. Durante la discussione al tavolo sono emersi molti spunti interessanti focalizzati principalmente su quelle che saranno le attività future che la Regione ha intenzione di attuare e sull’opportunità di rendere operativo ciò che è stato definito sulla carta, come per esempio l’istituzione e l’attivazione di una piattaforma informatica per il MTB all’interno della ROR, con l’obiettivo di accelerare e migliorare i tempi di consultazione tra i diversi esperti (anatomo-patologi, oncologi, genetisti, ecc.) per caricare e monitorare i dati dei differenti casi clinici e come opportunità per collegare in maniera efficace i diversi esperti provenienti da diversi punti del territorio regionale. Inoltre, la piattaforma potrebbe aiutare le attività di monitoraggio non solo degli indicatori di processo ma anche di esito clinico, per misurare l’efficacia della ROR e del MTB per permettere un’ottimale presa in carico dei pazienti oncologici e con la possibilità di rispondere tempestivamente ai loro bisogni. Dalla discussione è emersa la necessità di organizzare e pianificare al meglio la coordinazione tra la ROR e il MTB, stabilendo vari aspetti gestionali, con l’opportunità che ha il contesto Abruzzese di fare leva sulle esperienze di altre Regioni che hanno già strutturato questi stessi strumenti: in Italia, infatti, seppur in maniera non omogenea, ad oggi, risultano istituiti 20 Molecular Tumor Board.
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“L’obiettivo della Rete Oncologica appena istituita in Regione Abruzzo è quello di porre i pazienti al centro e di garantire un’equità di accesso alle cure tramite risposte adeguate da parte della Regione, in modo tale che tutti possano avere gli stessi diritti. Il Molecular Tumor Board sarà sicuramente un valore aggiunto perché consentirà di andare oltre l’attuale pratica clinica. Siamo fiduciosi che questo risultato possa rappresentare un grande passo in avanti per tutti i nostri pazienti”.
Dott.ssa Katia Cannita, Direttore UOC Oncologia Medica, ASL Teramo
La discussione si è infine conclusa affrontando la tematica circa il ruolo delle Associazioni Pazienti nel percorso del paziente oncologico, fondamentale per tutti gli esperti e per la stessa Regione, la quale ha sottolineato che alle PAG sarà riconosciuto un importante contributo e supporto alle diverse aree di intervento presenti nella ROR. Sono previste diverse attività, quali il contributo attivo delle PAG nell’elaborazione dei PDTA regionali in campo oncologico e la possibilità di un coinvolgimento delle stesse nel Comitato di Coordinamento Regionale. Nella realtà che adesso si sta delineando, la rappresentanza delle PAG all’interno dei processi decisionali sanitari è prioritaria per valorizzare il punto di vista del paziente e del suo caregiver nella costruzione di percorsi precisi e personalizzati per i pazienti.
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“Le Associazioni Pazienti dovrebbero essere coinvolte nei processi decisionali delle Istituzioni in quanto conoscono le diverse realtà regionali e possono fornire, accogliendo i bisogni espressi dai pazienti, spunti su cui ragionare per l’ottimizzazione dei processi già in essere o per la creazione di nuovi percorsi condivisi. Per i pazienti abruzzesi è fondamentale che questo percorso venga standardizzato a livello regionale, reso il più semplice, agile e veloce possibile e le PAG potrebbero rendersi disponibili all’ottimizzazione dei percorsi, dando voce alle criticità riscontrate dai pazienti sul territorio e promuovendo l’informazione dei pazienti e dei caregiver sul tema della medicina di precisione e sulle attuali disponibilità nella propria Regione”.
Dott.ssa Sara Di Bella, referente per La Lampada di Aladino ETS
“Le Associazioni Pazienti hanno un ruolo importante perché possono stimolare le Istituzioni ad attivarsi il più rapidamente possibile. La loro presenza è fondamentale per aiutare i clinici ad ottenere ciò che è necessario per partire con un percorso di presa in carico personalizzato per i pazienti”.
Dott. Giordano Beretta, Direttore UOC Oncologia Medica, PO Pescara e Presidente Fondazione AIOM
Questo secondo tavolo di confronto regionale ha fatto emergere quanto l’Abruzzo, seppure successivamente rispetto ad altre Regioni, abbia un potenziale che ha bisogno di essere concretizzato. Questo grazie a figure professionali eccellenti in Regione che risultano essere una guida importante per le prospettive future, ma che hanno bisogno di un forte supporto da parte delle Istituzioni. Grazie ad una discussione aperta, di grande valore e fortemente stimolante, è emerso il grande lavoro che la Regione Abruzzo propone di fare nel prossimo e immediato futuro.
Ringraziando tutti gli esperti che hanno preso parte al secondo tavolo di lavoro, vi diamo appuntamento al prossimo evento che vedrà protagonista la Regione Lombardia! Il percorso continua!
“Uniti per garantire un futuro migliore alle persone”
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